La Sacra Icona di Santa Maria dell’Elemosina fu portata da un gruppo di famiglie esuli dell’Albania di rito bizantino alla fine del XV secolo. In seguito alla scomparsa dei Papas (sacerdoti di rito greco) e le pressioni di rito latino locale, nel corso del 1600 a causa dell’eruzione dell’Etna avvenuta nel 1669 e il successivo terremoto del 1693, nella città di Biancavilla confluirono numerosi abitanti dei paesi etnei sopravvissuti alle varie catastrofi. Il culto verso la Madonna dell’Elemosina o della Divina Misericordia rimase sempre nel cuore del popolo biancavillese, anzi si rafforzava sempre di più contro le avversità e le calamità naturali. Originariamente la festa veniva celebrata probabilmente nel mese di agosto, mese mariano per eccellenza in ricordo dell’Assunzione della Vergine Maria e veniva festeggiata in oriente come in occidente. Dopo varie vicissitudini storico-religiose, in un manoscritto datato 1785, memoriale del can. Mercurio Verzì dell’Universitade di Biancavilla, il canonico della Collegiata chiedeva al Vescovo di Catania, il trasferimento della festa dal lunedì dopo la domenica dell’ottava di Pasqua, chiamata Domenica in Albis, festa mobile tra marzo e aprile alla domenica dopo l’ottava della solennità dell’Assunzione di Maria, il 23 agosto per comodità l’attuale ultima domenica d’agosto. Nel memoriale sopracitato si parla di festa liturgica e non di processione anche se molto probabilmente coincideva con la pietà popolare della stessa medesima cosa. Dopo le vacanze estive che vedono il ritorno a casa dei biancavillesi è proprio tutta la comunità che si stringe come ogni anno intorno alla propria “Mamma del Cielo”, in una sorta di filiale abbraccio. Da sancire di più all’attaccamento della comunità, la tradizionale lettura al termine della celebrazione da parte del Sindaco di Biancavilla dell’Atto di affidamento del popolo biancavillese a Maria, deliberato dal Consiglio Comunale il 21 settembre del 1948 e letto d’allora Primo cittadino Salvatore Uccellatore durante l’incoronazione della Madonna avvenuta il 3 ottobre 1948, e in epoca recente dai Sindaci che si sono susseguiti.
Dopo le celebrazioni estive dell’ultima domenica d’agosto il 4 ottobre, nel contesto delle celebrazioni patronali, la comunità di Biancavilla volle inserire anche la processione della Sacra Icona di Santa Maria dell’Elemosina. A differenza di quella d’agosto, l’Immagine della Madonna viene collocata su di un artistico fercolo realizzato nel 1888 da maestranze catanesi in legno scolpito ricoperto d’argento meccato. Il popolo di Biancavilla lo fece realizzare come segno di ringraziamento alla Madonna per lo scampato terremoto del 1883. Fino agli anni ’50-60 veniva portato in processione a spalla da parte dei confrati della storica Arciconfraternita del Santissimo Sacramento. In seguito venne realizzato un carrello per agevolare i portatori nella processione, grazie alla munificenza dell’Azione Cattolica. Il 4 ottobre 1988 i lavori di restauro in Chiesa madre non permisero l’uscita del fercolo maggiore e si utilizzò quello più piccolo utilizzato per la festa estiva d’agosto. Nel 2002 il fercolo fu interessato da altri interventi di restaurato a Catania nel laboratorio di Antonino Vaccaielli. Anno in cui l’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” inizia a curare le varie celebrazioni e manifestazioni legate al culto della Madonna. Il 3 ottobre 2004 sul sagrato della Basilica si tenne per la prima volta l’omaggio floreale al simulacro della Madonna posto sul portale maggiore della Basilica da parte dei Vigili del fuoco mediante un autoscala. A causa della chiusura della Basilica il 4 ottobre 2019 la Santa Messa si è svolta in piazza Roma e a seguire la tradizionale processione, mentre nel 2020 a causa della pandemia in corso nel programma delle celebrazioni solo la Santa Messa in Chiesa madre.
Festa liturgica in onore di Santa Maria dell'Elemosina
Il 31 luglio 1981 la Sagra Congregazione del Culto Divino, a firma dell’allora segretario Sua Eminenza il Cardinale Virgilio Noè, stabilì con un decreto la festa liturgica di S. Maria dell’Elemosina in seguito alla richiesta da parte dell’Arcivescovo di Catania, Mons. Domenico Picchinenna, per una particolare Messa ed Ufficiatura stabilendo la festa liturgica il 10 ottobre di ogni anno nelle chiese Collegiata di Catania e di Biancavilla. Nel terzo anno di Pontificato di San Giovanni Paolo II, il 30 novembre 1980 il Papa promulgava la “Dives in misericordia sulla misericordia divina”. Nell’Enciclica il Sommo Pontefice affermava che: "Maria è colei che conosce più a fondo il mistero della misericordia divina. Ne sa il prezzo, e sa quanto esso sia grande. In questo senso viene chiamata anche Madre della Misericordia; titolo in cui c'è un profondo significato teologico, perché esprime la particolare preparazione della sua anima, di tutta la sua personalità, nel saper vedere, attraverso i complessi avvenimenti di Israele prima, e di ogni uomo e dell'umanità intera poi, quella misericordia di cui «di generazione in generazione» si diviene partecipi secondo l'eterno disegno della SS.Trinità”.
A Biancavilla fu l’allora Prevosto-Parroco della Collegiata “S. Maria dell’Elemosina”, Mons. Giosuè Calaciura d’intesa con il Parroco dell’omonima Collegiata di Catania, Mons. Lucio Rapicavoli a fare la richiesta all’Arcivescovo Mons. Domenico Picchinenna di poter ottenere una festa riconosciuta dalla Santa Sede in onore alla Gran Madre di Dio. In quel periodo nella diocesi di Catania, il 14 marzo 1981 venne accolto il vescovo ausiliare Mons. Pio Vigo, che affiancò Mons. Picchinenna fino al 1985 quando fu nominato vescovo di Nicosia lasciando in seguito Catania. Mons. Domenico Picchinenna fu Arcivescovo di Catania iniziando la sua attività pastorale dal 1974 fino al 1988, sempre sollecito nel governo della diocesi e la sua presenza fu strettamente unito all’Episcopato siciliano e al papa Giovanni Paolo II. Fu pastore umile e uomo di preghiera; tra le sue attività, il 6 novembre 1981 emanò il decreto d’introduzione della causa di Beatificazione, aprendo il processo Cognizionale della Serva di Dio, la Venerabile orsolina Lucia Mangano, e portò avanti il processo di beatificazione del Card. Giuseppe Benedetto Dusmet, il quale venne inseguito beatificato il 25 settembre del 1988 da papa Giovanni Paolo II all’inizio dell’attività pastorale del suo successore Mons. Luigi Bommarito. Il fatto di cronaca più drammatico nel 1981 a Biancavilla accadde il 31 ottobre quando venne accoltellato al collo e ferito al pollice sinistro, il prevosto della Collegiata don Giosuè Calaciura da uno squilibrato, che miracolosamente non riuscì a ledere la carotide del sacerdote. Per il canonico Calaciura non si trattava tuttavia della prima volta in fatto di aggressioni: nel 1965 fu infatti vittima di alcuni spari di pistola, nella zona vigne. Ma torniamo alla festa liturgica della Madonna dell’Elemosina, durante i festeggiamenti patronali d’inizio ottobre oltre alle processioni in onore a San Placido, giunsero in città un gruppo di cittadini provenienti da Piana degli Albanesi. Furono ricevuti al palazzo Comunale, dall’allora primo cittadino, Pasquale Messina, insieme alle autorità civili e al clero locale. Dal 1981 ai nostri giorni la festa liturgica del 10 ottobre dedicata a S. Maria dell’Elemosina, è l’ennesima preghiera che il popolo biancavillese ogni giorno al termine delle celebrazioni Eucaristiche in Basilica, rivolge a “Dio Padre d’immenso amore, il tuo Unico Figlio morente sulla Croce, ha voluto che fosse Madre nostra la tua stessa Madre, fa che sostenuti dalla Vergine Maria perseveriamo nell’unità della fede e nell’integrità della vita".
Il mese di maggio Mariano
Mese di maggio Mariano
Si dice comunemente che maggio è il mese della Madonna. Se un altro mese, ottobre, è dedicato al culto della Vergine con una precisa pratica, il rosario, maggio non ha una specifica forma ma diverse espressioni di culto. Per questo si parla di devozioni mariane del mese di maggio; in modo particolare, ogni anno nella nostra Basilica in questo mese i fedeli si stringono alla propria Mamma Celeste venerata con il titolo dell'Elemosina. Diverse sono le iniziative come la Peregrinatio Mariæ. All'inizio del mese, ogni pomeriggio, viene portata una copia della venerata Icona della Madonna dell’Elemosina all’interno dei circoli e dei sodalizi presenti a Biancavilla in piazza Roma e in via Vittorio Emanuele. Questo momento di preghiera è rivolto a tutti i soci che frequentano giornalmente questi centri di aggregazione sociale. Il Prevosto detta una breve catechesi e al termine di ciascun incontro, ad esclusione della domenica, il quadro della Madonna fa rientro in Basilica. I circoli interessati sono rispettivamente: l’Unione cacciatori, l’Unione operai, la sede del Partito Democratico, il Circolo Diana, il Circolo Agrario, la Federazione Siciliana della Caccia, la sede di Rifondazione Comunista “Palmiro Togliatti” e infine il Circolo Castriota. Un'altra copia della Madonna invece fa visita nelle zone pastorali della parrocchia e nelle abitazioni, previsti anche momenti di catechesi e di fraternità. Come da tradizione, il 31 maggio, al termine della celebrazione Eucaristica, la Sacra Icona di Maria è portata a spalla in processione per le piazze Roma e Collegiata e ricollocata nel suo altare-custodia.
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