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La Domenica delle Palme e della Passione del Signore

La Domenica delle Palme e della Passione del Signore unisce insieme il trionfo di Cristo – acclamato come Messia dagli abitanti di Gerusalemme e in questo giorno, nel rito della processione delle palme, dai cristiani – e l’annuncio della Passione con la proclamazione in canto del racconto evangelico nella Messa. I rami di ulivo e di palma sono il segno della partecipazione gioiosa al rito processionale, espressione della fede della Chiesa in Cristo, Messia e Signore che va incontro alla morte per la salvezza di tutti gli uomini.

Foto: domenica 17 aprile 2011

 

 

 

Galleria fotografica dell'1 aprile 2012

Galleria fotografica del 24 marzo 2013

Galleria fotografica del 13 aprile 2014     

- Galleria fotografica del 29 marzo 2015                                                 

Domenica 29 marzo 2015

 
 
 
 
Il Triduo pasquale - Giovedi Santo - Messa nella Cena del Signore

I grandi misteri della nostra redenzione sono celebrati dalla Messa vespertina del giovedì “nella Cena del Signore” fino ai vespri della domenica di Pasqua. Triduo pasquale non significa tre giorni di preparazione alla Pasqua, ma equivale a Pasqua celebrata in tre giorni, la Pasqua nella sua totalità, quale passaggio dalla passione e morte alla sepoltura, fino alla risurrezione. Si tratta di un unico mistero celebrato in tre momenti, nello spazio di tre giorni. Il Triduo pasquale si apre con la celebrazione Eucaristica della sera, così come la cena del Signore segnò l’inizio della passione. Mentre Gesù si avvia alla donazione della sua vita in sacrificio espiatorio per la salvezza del mondo, stabilisce l’Eucaristia quale ripresentazione nel tempo del suo atto sacrificale e del mistero della salvezza. L’Eucaristia, espressione mirabile della carità del Cuore di Cristo, suggerisce una risposta di amore riconoscente, mediante l’adorazione del SS. Sacramento e l’esercizio del servizio ai fratelli. Il Prevosto compirà il gesto della lavanda dei piedi a 12 ragazzi che quest’anno riceveranno il Sacramento della Cresima. Con questo gesto viene riproposto il gesto stesso di Gesù agli apostoli, rivelazione del mistero di Dio e segno di donazione totale della vita. Al termine della celebrazione si svolge la breve processione con la reposizione del SS. Sacramento all’altare della Cappella di San Placido.

Foto: 17 aprile 2014

Galleria fotografica del 05 aprile 2012

Galleria fotografica del 28 marzo 2013

Galleria fotografica del 17 aprile 2014

- Galleria fotografica del 02 aprile 2015

Il Triduo pasquale - Venerdi Santo - Celebrazione della Passione del Signore

Il Venerdi Santo è giorno di astinenza e di digiuno, in questo giorno e nel giorno seguente, la Chiesa, per antichissima tradizione, non celebra l’Eucarestia. La celebrazione liturgica della Passione abbia il primo posto rispetto ai tradizionali pii esercizi i quali devono essere (SC 13). La celebrazione si articola in tre parti: Liturgia della Parola, Adorazione della Croce e Comunione eucaristica. Terminata la solenne Azione liturgica, in silenzio come l’inizio della celebrazione, privatamente si spoglia l’altare.

Foto: 18 aprile 2014

 

 

 

Galleria fotografica del 06 aprile 2012

Galleria fotografica del 29 marzo 2013

Galleria fotografica del 18 aprile 2014

 - Galleria fotografica del 03 aprile 2015

 
Il Triduo pasquale - Sabato Santo - Veglia Pasquale nella Notte Santa

La notte di veglia in onore del Signore, si compone di quattro parti: Liturgia della Luce, Liturgia della Parola, Liturgia Battesimale, Liturgia Eucaristica. Per la Liturgia della Luce si benedice il fuoco preparato fuori dalla chiesa e da esso si accende il cero pasquale; esso viene elevato tre volte con l’acclamazioneLumen Christi e ad esso i fedeli accendono le proprie candele; a seguire l’annuncio pasquale. La Liturgia della Parola è la più ricca di tutte le celebrazioni dell'anno; consta di sette letture e otto salmi tratte dall'Antico testamento, un'epistola di San Paolo apostolo ed il Vangelo scelto tra i tre sinottici, a seconda dell'Anno liturgico allo scopo di ripercorrere la storia della redenzione dall'origine della vita in Dio. Dopo ogni lettura e ogni salmo vi è l'orazione del celebrante. Prima del Gloria si accendono le candele dell’altare e al Gloria si suonano le campane con l’apparizione del simulacro del Cristo Risorto. Al termine dell’omelia la Liturgia Battesimale, tutti i fedeli sono invitati a riaccendere la candela che avevano all'inizio e a cantare le Litanie dei Santi. Quindi il celebrante, pronunciata la preghiera, prende il Cero pasquale e lo immerge parzialmente nell'acqua del Battistero, benedicendo l'acqua e poi passa ad aspergere tutto il popolo. Ultima parte la Liturgia Eucaristica, l’apice di tutta la veglia; per tutto il tempo di Pasqua sino a Pentecoste il Cero pasquale rimane acceso all’ambone durante le celebrazioni.

Foto: 19 aprile 2014

Galleria fotografica del 07 aprile 2012

Galleria fotografica del 30 marzo 2013

Galleria fotografica del 19 aprile 2014

- Galleria fotografica del 04 aprile 2015

LA SETTIMANA SANTA A BIANCAVILLA (Riti e tradizioni)

I riti e le tradizioni della Pasqua a Biancavilla sono iscritte nel registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana con l’Alto Patronato dell’Unesco.

programma Celebrazioni Settimana Santa 2012

programma Celebrazioni Settimana Santa 2013

programma Celebrazioni Settimana Santa 2014

programma Celebrazioni Settimana Santa 2015

- programma Celebrazioni Settimana Santa 2023

- programma Celebrazioni Settimana Santa 2024

Domenica delle Palme e della Passione del Signore

Le celebrazioni della Settimana Santa hanno inizio con la commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme, che, come da tradizione, sul sagrato della chiesa del SS. Rosario, il Prevosto della Collegiata benedice i rami d’ulivo e di palma dei numerosi fedeli che assistono in piazza Roma. Al termine della proclamazione del Vangelo, inizia la processione con in testa i componenti dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento, i ministranti e il clero, che effettuano un breve percorso per le vie del centro storico, e il rientro in Basilica con l’apertura del portone centrale e la continuazione della Santa Messa con la lettura del Passio.

Foto: 24 marzo 2013

 

 

Galleria fotografica dell'1 aprile 2012

Galleria fotografica del 24 marzo 2013

Galleria fotografica del 13 aprile 2014

- Galleria fotografica del 29 marzo 2015

Via Crucis vivente - Sacra rappresentazione

La Domenica delle Palme in serata si svolge la Sacra rappresentazione della Via Crucis vivente, promossa dalla Fraternità dell’Ordine Francescano Secolare e dalla Gioventù Francescana del locale convento, con il contributo del Comune di Biancavilla. È dal 6 aprile 1993 su iniziativa di alcuni giovani che la Via Crucis vivente è tornata ad essere una tradizione culturale importante per la comunità biancavillese. Nel corso degli anni la Sacra rappresentazione ha visto l’ampliamento dell’itinerario lungo le vie del centro storico sino a giungere anche nella periferia Nord dove viene riproposta la Crocifissione e la Risurrezione di Cristo con la partecipazione e il coinvolgimento di numerosi figuranti. Facendo un passo indietro nella storia, era il 17 aprile 1965, Sabato Santo, quando per la prima volta veniva messa in scena, su iniziativa dei biancavillesi Pippo Ventura e del compianto Tanino La Piana, la Sacra rappresentazione “Ecce Agnus Dei”. “Palcoscenico naturale”, per ricreare la Passione e morte di Cristo, fu piazza Roma e il sagrato della Matrice. Negli anni ’70 per varie vicissitudini l’iniziativa non fu più riproposta. Negli anni ‘80 fu ripresa e riadattata per alcune edizioni dal gruppo CGS Life di Biancavilla. Oggi, grazie all’impegno costante della Fraternità Francescana, la tradizione continua.

Foto: 13 aprile 2014

Galleria fotografica del 13 aprile 2014

martedi 4 aprile 2023

Visita guidata bambini scuole elementari - Lunedi Santo - "'U ggiru dei Santi"

Per tramandare ai posteri le antiche tradizioni religiose e culturali di Biancavilla, questa è l'iniziativa "'u ggiru dei Santi" rivolto agli alunni delle quinte classi delle scuole primarie della città. Nata nel 2005, consiste nel far conoscere ai bambini la tradizionale processione serale del Venerdì Santo de "I tri Misteri”. Ad essere coinvolte sono 15 classi con circa 300 bambini; tale progetto è stato promosso dall’Arciconfraternita del SS. Rosario, in collaborazione con la Confraternita della Mercede e dal 2011, di San Giuseppe, e dalle altre Confraternite e i sacerdoti, che hanno disposto l’apertura delle parrocchie e delle rettorie cittadine. Il corteo dei bambini, si raduna alle 9 del mattino del lunedi Santo in piazza Roma, per poi attraversare le vie cittadine con sosta nelle chiese, rivivendo così il percorso tradizionale del “Giro dei Santi” che ogni anno i gruppi statuari e i componenti delle Confraternite compiono dalle chiese, dove vengono custoditi durante l’anno, per ricongiungersi in piazza Roma per la rappresentazione della Passione e Morte di Gesù. A guidare gli scolaretti in questo tour culturale-religioso sono dei giovani confrati.

 

Foto: 25 marzo 2013

 
Il Triduo pasquale - Giovedi Santo - "I Cruciddi"

Con la Santa Messa vespertina “In Coena Domini”, ha inizio il triduo pasquale; nel corso della celebrazione viene effettuato il rito della lavanda dei piedi. Dopo la liturgia Eucaristica, si snoda un corteo tra le navate della Basilica, con in testa i componenti delle Confraternite cittadine e il Prevosto che ripone solennemente il Santissimo Sacramento, nell’altare predisposto per l’occasione, mentre i fedeli intonano il canto Eucaristico del Pange Lingua. Dopo un breve momento di adorazione e di preghiera, un piccolo gruppo di fedeli, guidate dal sacerdote di ciascuna comunità parrocchiale, si reca in “visita ai sepolcri” con in testa una croce con un asciugatoio (come un sudario). A Biancavilla, questa processione nelle chiese cittadine viene detta “I Cruciddi” dall’incrocio delle croci e gruppi di fedeli che percorrono le vie cittadine durante la sera del Giovedi Santo.

Foto: 28 marzo 2013

 

Triduo pasquale - Venerdi Santo - "Processione Maria Addolorata"

L’alba del Venerdi Santo a Biancavilla inizia con la processione della Madonna Addolorata. Dalla chiesa delle “Anime del Purgatorio” l’uscita alle 6 del mattino del simulacro della Vergine Maria. La processione attraversa le vie della città con soste nelle chiese parrocchiali, nelle rettorie, nei luoghi della sofferenza tra i padiglioni dell’ospedale cittadino dedicato a “Maria Addolorata”, nonché all’Opera Cenacolo “Cristo Re” e intorno a mezzogiorno davanti il Campo Santo. In Basilica l’incontro tra la Madre Addolorata e il Cristo Morto pasto all’interno dell’urna e il rientro nella chiesa del Purgatorio allo scoccare delle tredici.

 

 

 

 

 

Foto: 29 marzo 2013

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il Triduo pasquale - Venerdi Santo - "'a scisa da Cruci"

Al termine della celebrazione della Passione del Signore, per volere del Prevosto Agrippino Salerno il 2 aprile 2010, ha voluto ripristinare l'antico rito de “a scisa da Cruci” del Cristo Crocifisso e deposto nell’urna. Tale tradizione ha richiamato numerosi fedeli che con animo contrito hanno adorato il Cristo.

 
 
 
 
 
 
 
 
Foto: 29 marzo 2013
 
Il Triduo pasquale – Venerdi Santo -“Processione de "I Tri Misteri”

All’imbrunire del Venerdi Santo la struggente processione dei Misteri di Biancavilla coinvolge tutte le Confraternite cittadine che da oltre tre secoli fanno rivivere la Passione e la Morte di Gesù Cristo. Un tempo la processione denominata “I Tri Misteri” dal numero dei simulacri della Passione di Cristo quali: il SS. Cristo alla Colonna, Ecce Homo, Cristo Morto e della Madonna Addolorata. Col tempo si sono aggiunte altre statue che hanno completato la Sacra rappresentazione. La processione inizia dalla chiesa di “Sant’Antonio di Padova” di via Inessa dove viene custodito il gruppo statuario di Gesù nell’orto del Gètsemani (in siciliano“’u Signuri all’ortu”) L’opera è in carton-romano degli inizi del ‘900 e portata a spalla dai componenti della Confraternita di Sant’Antonio (fondata 13 giugno 1910) che indossano un sacco bianco, berretto nero e mozzetta di colore marrone (associata al colore del saio dei frati minori conventuali di cui faceva parte Sant’Antonio). A seguire al passaggio della chiesa Santa Maria della Mercede si inserisce ilsimulacro Gesù porta la Croce (in siciliano“’u Signuri cca cruci”). L’opera dell’inizio del ‘900 è in pasta di legno le mani, il volto e i piedi e indossa una tunica colore rosso e un mantello di colore azzurro che simboleggiano teologicamente l’umanità e la divinità di Cristo. A portarla a spalla i membri della Confraternita di Maria SS.ma della Mercede (approvata il 2 maggio 1902), indossano un sacco bianco, berretto nero e la mozzetta di colore azzurro scuro con stemma dell’Ordine Mercedario (associata al colore del manto della Madonna della Mercede). In piazza Immacolata dalla chiesa San Giuseppe l’uscita del gruppo statuario della Madonna dello Spasimo o Pietà (in siciliano “’a Madonna ‘o pascimu”. L’opera è in gesso risalente agli anni ’30. Viene portata a spalla dai componenti della Confraternita di San Giuseppe (fondata 19 maggio 1932) che indossano un sacco bianco, un berretto nero e una mozzetta di colore giallo (associata al colore del mantello di San Giuseppe). La processione giunta in piazza Annunziata dove dall’omonima chiesa parrocchiale dellaBeata Maria Vergine dell’Angelo Annunziata esce il simulacro dell’Ecce Homo (in siciliano “’u cciaòmu”) in legno scolpito 1700 opera del sacerdote biancavillese Placido Portal (uno dei protagonisti della prima processione dei “Tri Misteri”). A portarlo a spalla i membri dell’Arciconfraternita dell’Annunziata (nata nel 1656) che indossano un sacco bianco, un berretto nero e una mozzetta di colore azzurro chiaro (associata al colore del manto della Madonna). In piazza Cavour ad attendere il corteo religioso dalla chiesa parrocchiale Santa Maria dell’Idria il simulacro del Crocifisso Risorto. L’opera, dell’adranita Vincenzo Valastro, è in legno, alto 1 metro e 70 mentre la base del fercolo, in legno di rovere, sono opera di Alfio e Placido Grasso di Biancavilla. A portarlo a spalla i membri della Confraternita Santa Maria dell’Idria e del Crocifisso Risorto (costituita il 22 gennaio 2009) che indossano un sacco bianco, un berretto nero e una mozzetta di colore verde (associata al colore del mantello della Madonna dell’Idria). Il Crocifisso Risorto ha partecipato per la prima volta nella processione il 2 aprile 2010. Dalla Basilica Collegiata Santuario Santa Maria dell’Elemosina si associano al passaggio della processione il Cristo Morto (in siciliano “’u Signuri mortu) in legno scolpito opera di Giuseppe Certò di fine seicento con braccia snodabili di un crocifisso del Sacro Rito della deposizione (in siciliano ‘a scisa), riproposta dal 2011 dal Prevosto della Collegiata. Il simulacro è uno dei protagonisti della prima processione dei “Tri Misteri”). A portarlo a spalla i componenti dell’Arciconfraternita Santissimo Sacramento (inizi del 1600) che indossano un sacco bianco, un berretto nero e una mozzetta di colore rosso (associata al colore della regalità e del sangue di Cristo). Sempre dalla Basilica l’uscita della Torcia o Candelora, un cero ligneo con i simboli della Passione opera del biancavillese Giuseppe Salomone (1928), alta 3 metri e 10 centimetri. Dalla chiesa Anime del Purgatorio l’uscita del simulacro della Madonna Addolorata (in siciliano “’a ddulurata”) con il volto, le mani e i piedi in cera risalente al XVIII secolo e donata il 26 dicembre 1859 dalla famiglia Raspagliesi all’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso e delle Anime Purganti detta dei Bianchi (riconoscimento civile 1798). I confrati indossano un sacco con cappuccio bianco, un berretto nero con ricami. La processione si compone in piazza Roma mentre dalla chiesa Santa Maria del Rosario l’uscita del simulacro del SS. Cristo alla colonna (in siciliano “’u Cristu a culonna”) in legno scolpito 1700 opera del sacerdote biancavillese Placido Portal (uno dei protagonisti della prima processione dei “Tri Misteri”). A portarlo a spalla i membri dell’Arciconfraternita Maria Santissima del Rosario (eretta il 12 gennaio 1682) che indossano un sacco bianco, un berretto nero e la mozzetta di colore nero (associata al colore del mantello dei Padri domenicani). A chiudere il corteo religioso il clero locale, la Reliquia della Santa Croce, sotto un baldacchino, portata dal Prevosto della Collegiata, le autorità civili e militari, la banda cittadina e i fedeli. Questo l’ordine processionale del “Giro dei Santi” dal nome del percorso che le statue compiono per poi fare rientro nelle chiese di appartenenza: Gesù nell’orto del Gètsemani; SS. Cristo alla colonna; Ecce Homo; Gesù porta la Croce; Crocifisso Risorto; Madonna dello Spasimo o Pietà; Cristo Morto; Torcia o Candelora; Madonna Addolorata; Reliquia della Santa Croce.

Foto: 21 marzo 2008

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il Triduo pasquale – Sabato Santo -“A cascata da tila”

Antica usanza, ormai quasi scomparsa, il Sabato Santo durante la Veglia Pasquale, dopo la benedizione del fuoco, e letture dell’Antico e Nuovo Testamento la suggestiva “cascata da tila” che svela il simulacro del Cristo Risorto accompagnato dal canto del Gloria. Questa tradizione, prima del Concilio Vaticano II, veniva effettuata a mezzogiorno del Sabato Santo. Col tempo tale usanza è stata ripresa in maniera occasionale per la Veglia Pasquale sino al 15 aprile 2006; in seguito, sino al 2012, il Cristo Risorto al canto del Gloria ha fatto il suo ingresso dalla porta maggiore. Portato a spalla, attraversando la navata centrale è stato posizionato ai piedi del presbiterio. Dal 30 marzo 2013, grazie all'ausilio di un argano, il Cristo Risorto è stato sollevato e intronizzato solennemente. Dopo la pandemia il Sabato Santo del 16 aprile 2022 è stata riproposta la "cascata da tila" di un nuovo telo raffigurante la Crocifissione del Cristo.

 

 

 

 

Foto: 15 aprile 2006

 
 

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