La festa patronale |
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Questa data segnò la fine del rito greco bizantino e delle tradizioni orientali verso la cultura latina e occidentale. Per quanto riguarda i festeggiamenti esterni tributati a San Zenone sono documentati fino al 1665, mentre continuavano quelle liturgiche in chiesa con la concessione su richiesta dei canonici della Collegiata nel 1776 dell’indulgenza plenaria da parte di papa Benedetto XIV, con rito di prima classe e con ottava nel giorno della festa. Di San Zenone la chiesa Madre di Biancavilla conserva una reliquia di un dente molare custodito in una teca di cristallo insieme alla piccola statuetta bizantina portata dagli esuli albanesi, riconosciuta dall’Arcivescovo di Catania Guido Luigi Bentivoglio nel 1957 con certificato e sigillo. Una seconda reliquia è stata rubata nel 2005; si trattava di piccole particelle di ossa. Una sensibile ripresa liturgica si ebbe durante la prepositura del Canonico Carmelo Maglia negli anni novanta con l’istituzione di un triduo, la celebrazione dei vespri e una Messa solenne il 14 febbraio in onore del Santo. Nel 2004 durante le festività patronali e volendo ricordare il 17°centenario del martirio, l'Associazione "Maria SS. dell'Elemosina", durante la prepositura del Can. Antonino Tomasello, sensibile all’evento, ha voluto fare omaggio all’antico Patrono di una spada, opera di un artigiano francese a perenne memoria. Fu inserito nel programma il 1°ottobre la processione della Reliquia di San Zenone affiancandola con quella di San Placido con l’omaggio floreale e della cera ad entrambi i Patroni. Infine nel 2008, il Prevosto della Collegiata Agrippino Salerno, al termine della celebrazione Eucaristica del 2 ottobre, dalla Basilica ha disposto che nella processione vi fossero la Reliquia e il simulacro del Santo per le vie interne del centro urbano con soste di preghiera nell’istituto delle Figlie di “Maria Ausiliatrice”, nella chiesa di San Gaetano, nel monastero “Santa Chiara”, nell’Opera Cenacolo “Cristo Re”, nella chiesa “Santa Maria dell’Idria” e rientro in Basilica con la benedizione della Reliquia. A portare il simulacro un gruppo di giovani d’ausilio alla storica Arciconfraternita del Santissimo Sacramento denominato Collegio “Amici di San Zenone martire”. Il 2 ottobre del 2014, al termine della celebrazione Eucaristica le Reliquie e il simulacro è stato portato a spalla e hanno attraversato le piazze Roma e Collegiata per fare rientro in Basilica.
- Lettera del Prevosto e programma celebrazioni patronali 2013
- Lettera del Prevosto e programma celebrazioni patronali 2014
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