Tempo di Pasqua |
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Foto: domenica 23 marzo 2008
Foto: domenica 8 aprile 2012
Foto: domenica 13 aprile 2014
L’Ascensione viene raccontata dagli evangelisti Luca, Marco e dagli Atti degli Apostoli, come l’ultima apparizione e partenza da parte di Gesù Cristo, delle sue manifestazioni visibili sulla terra. Il catechismo della Chiesa Cattolica dà all’Ascensione questa definizione: “Dopo quaranta giorni da quando si era mostrato agli Apostoli sotto i tratti di un’umanità ordinaria, che velavano la sua gloria di Risorto, Cristo sale al cielo e siede alla destra del Padre. Egli è il Signore, che regna ormai con la sua umanità nella gloria eterna di Figlio di Dio e intercede incessantemente in nostro favore presso il Padre. Ci manda il suo Spirito e ci dà la speranza di raggiungerlo un giorno, avendoci preparato un posto”. La prima testimonianza della festa dell’Ascensione, liturgica e civile fu da parte del vescovo di Cesarea, Eusebio (265-340); tale festa, cadeva il giovedì che segue la quinta domenica dopo Pasqua. In Italia previo accordo con lo Stato Italiano, per eliminare alcuni ponti festivi, la CEI ha fissato la festa liturgica e civile, nella domenica successiva ai canonici 40 giorni dopo Pasqua. Al giorno dell’Ascensione si collegano molte feste popolari in cui sono legate antiche tradizioni. A Biancavilla la sera del mercoledì che precede la domenica dell’Ascensione, in alcuni quartieri della città, vengo accatastate rami secchi per essere successivamente accesi e alla cui sommità veniva collocata una bandiera con una rosa, a simboleggiare alla sua caduta l’ascensione del Cristo in cielo. Di ritorno a casa le donne, dopo aver assistito alla "vampa" e recitato il Santo Rosario insieme ai presenti, mettevano in una bacinella colma d’acqua dei petali di fiori, comunemente delle rose profumate di maggio, che lasciavano a bagno durante la notte. L’indomani servivano per lavarsi il viso con “l’acqua benedetta” dal Cristo appena assunto in Cielo. Queste antiche tradizioni, anche se in tono minore, vengono ancora ripetute come retaggio di un passato per essere tramandate alle moderne generazioni. Il mistero dell’Ascensione di Nostro Signore Gesù Cristo, con la sua ultima apparizione a conclusione delle sue manifestazioni visibili sulla terra. In maniera semplice e tradizionale in piazza Collegiata si è svolto un momento di preghiera; a distanza di 4 anni è stata riproposta la cosiddetta “vampa” dell’Ascensione, ovvero l’accensione di un falò che è stato posto ai piedi della scalea monumentale della Basilica. Sul portale d’ingresso posto anche il simulacro del Cristo Risorto, celato da un lenzuolo bianco e reso visibile come “ombra cinese”. Su iniziativa del gruppo giovanile parrocchiale “Gioventù in missione” al termine della Santa Messa vespertina, vigilia della solennità dell’Ascensione, si sono radunati un centinaio di fedeli attorno al falò. Dopo un canto d’invocazione allo Spirito Santo, è stato letto un passo degli Atti degli Apostoli riguardante l’Ascensione di Gesù. Successivamente il Prevosto della Collegiata, il Canonico Agrippino Salerno ha voluto commentare il passo tratto dal Nuovo Testamento con una breve catechesi al popolo presente in piazza. Al termine la recita del Padre Nostro con tutti partecipanti posti in cerchio attorno al falò e la benedizione finale. A conclusione del momento di preghiera il Prevosto ha voluto ringraziare coloro che hanno contribuito alla perfetta riuscita dell’evento. Foto: sabato 11 maggio 2013 - Guarda la galleria fotografica di sabato 3 maggio 2008 - Guarda la foto di mercoledi 1° giugno 2011 - Guarda la galleria fotografica di mercoledi 16 e sabato 19 maggio 2012 - Guarda la galleria fotografica di sabato 11 maggio 2013 - Guarda la galleria fotografica di sabato 16 maggio 2015
Foto: sabato 7 giugno 2014
In questo periodo di Pasqua nel pomeriggio vengono amministrati i i Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana quali la Cresima e la Prima Comunione. A presiedere la liturgia Eucaristica il Prevosto; durante questi anni i catechisti hanno accompagnato i fanciulli nel cammino catecumenale di formazione alla fede. Ogni momento della celebrazione viene vissuto intensamente nel silenzio e nella compostezza, in modo particolare il momento della Crismazione, dove ogni cresimando, accompagnato dal padrino, si presentava davanti al celebrante per essere insignito con l’olio sacro, e della Comunione, dove per la prima volta si accostavano a ricevere il Corpo di Gesù. Nell‘augurio che i ragazzi sin d’ora siano sostenuti dalla Parola di Dio per essere veri testimoni.
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