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20
Apr
2023
120 anni fa nasceva Mons. Francesco Ricceri PDF Stampa E-mail

Ricorre oggi il 120esimo anniversario della nascita di Monsignor Francesco Ricceri, vescovo di Trapani originario di Biancavilla e sepolto nella Basilica Collegiata Santuario. Francesco Ricceri nacque il 20 aprile 1903 a Biancavilla da Giuseppe ed Antonina Rubino, nell’abitazione in cui trascorse la sua infanzia, nella via Consolare oggi via Inessa. Francesco fu il secondo di sei figli e compì gli studi statali e quelli del ginnasio nel piccolo Seminario “Sacro Cuore” durante il rettorato del canonico Placido Caselli; i suoi compagni di sacerdozio furono don Salvatore Leocata e don Salvatore Spoto, quest’ultimo, poi, divenne primo parroco della chiesa “S. Maria dell'Idria”. Successivamente, dopo la prima guerra mondiale, nell'ottobre 1918, si trasferì al Seminario Maggiore di Catania per completare gli studi classici e teologici, mentre quelli universitari li affrontò nella facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università Gregoriana e di Diritto Civile del Pontificio Istituto “Utriusque juris” del Laterano di Roma. Prestò il servizio militare dal marzo 1923 a maggio 1924 e fu ordinato sacerdote il 18 settembre 1926 nella Cattedrale di Catania dall'Arcivescovo Mons. Emilio Ferrais.Papa Pio XII il 16 marzo 1957 lo nominò Vescovo titolare di Cela e Prelato di Santa Lucia del Mela per 4 anni, dal 1957 al 1961, e fu consacrato dall'arcivescovo Guido Luigi Bentivoglio a Catania nella basilica San Nicolò l'Arena il 28 aprile 1957. Il 15 maggio 1961 fu trasferito nella sede vescovile di Trapani e vi rimase in diocesi per ben 17 anni fino alle sue dimissioni, per raggiunti limiti di età, il 28 luglio 1978. Ritiratosi nella sua città natale, diede un notevole contributo al Prevosto della Collegiata Giosuè Calaciura, durante i suoi viaggi nella missione in Africa, ricoprendo gli incarichi di “viceparroco”. Il 28 luglio 1980, in una caldo pomeriggio d'estate, l'infaticabile cuore di Mons. Francesco Ricceri, cessò di battere. I funerali furono officiati dall'Arcivescovo di Catania, Mons. Domenico Picchinenna, nella Basilica "Santa Maria dell'Elemosina" e videro la partecipazione di numerosi fedeli e delegazioni giunte dalle diocesi di Catania, di S. Lucia del Mela e da Trapani, città - queste -legate alla sua vita di successore degli Apostoli. Dopo 7 anni circa, dalla cappella di famiglia del Civico Cimitero, un corteo funebre accompagnò la salma fino alla Basilica dove, il 28 aprile 1987, durante una solenne concelebrazione eucaristica, presieduta dall'Arcivescovo Picchinenna, fu tumulata nella navata della Madonna dell'Elemosina, per suo espresso volere. Durante il giubileo sacerdotale del prevosto Calaciura, l'8 luglio 1989 a conclusione della S. Messa l'Arcivescovo Mons. Luigi Bommarito scoprì un busto bronzeo, collocato nella sua tomba a perenne memoria.

 

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