10 Dec 2015 |
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In occasione della solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, l'8 dicembre scorso, in tutta Italia i soci dell’Azione Cattolica celebrano la festa dell’adesione. In questa giornata soci e nuovi associati rinnovano la vocazione e missione di laici impegnati nella Chiesa e testimoni del vangelo di Gesù nel mondo.
Quest’anno la nostra Parrocchia ha vissuto il momento dell’adesione AZIONE CATTOLICA con l’ingresso di nuovi associati e l’apertura delle fasce: 9-11 acr, 12-14 acr, 15-18 giovanissimi, per rispondere a specifiche esigenze formative e pastorali, propone itinerari differenziati secondo le età e condizioni di vita. Da Settembre scorso bambini, ragazzi ed educatori si sono preparati alla giornata dell’adesione, attraverso un percorso di accoglienza, attività e preghiera. Non è mancato il grande supporto delle donne cattoliche che hanno felicemente accolto i nuovi bambini e giovanissimi, grande è stata la contentezza del presidente Maria Tropea.
Nella celebrazione di adesione moltissime sono state le partecipazioni che hanno visto coinvolti un 60 bambini, 15 giovanissimi e le donne cattoliche, assieme alla nostra comunità cristiana. Inoltre, questo momento è stato condiviso insieme a tutte le famiglie dei bambini, anch’essi molto felici di questo cammino intrapreso in parrocchia. Come ha detto lo stesso Padre Pino durante l’omelia: “l’Azione Cattolica è la più antica, ampia e diffusa tra le associazioni cattoliche laicali in Italia”. La proposta di azione cattolica vorrebbe garantire a tutti bambini e ragazzi della Chiesa Madre un cammino di fede che li accompagni anche oltre le mura della chiesa, nelle scuole ed in famiglia.
“Aderire all’Azione cattolica è scelta di libertà. La libertà di donne e uomini, ragazzi, giovani, adulti che liberamente, a partire dal loro sì a Gesù e dalla loro appartenenza alla Chiesa di Dio, scelgono di impegnarsi insieme per la vita della Chiesa e della società, crescendo nella fede e in umanità. Una scelta di libertà di fronte alla comunità e per la comunità. Una libertà che accoglie i doni ricevuti e li sa mettere a disposizione dei fratelli. Persone che sanno che ogni dono ricevuto non può essere custodito tenendolo nascosto ma, al contrario, custodire un dono vuol dire metterlo in circolo ,farlo conoscere, farlo crescere. Così è per il dono dell’AC: cresce se lo facciamo conoscere e apprezzare anche da altri, se la nostra libertà sa interpellare la libertà degli altri. Una libertà da condividere e per condividere”. (F. Miano, in Segno nel mondo11 2013, p.1)
Giusi Di Grigoli
Foto: G. Stissi
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