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Chiesa San Francesco PDF Stampa E-mail

La chiesa di San Francesco è ubicata alla fine di via Giulio Verne, l'antica via Convento, in uno slargo che dal 17 maggio 2014 è stato intitolato a piazza San Francesco d'Assisi in seguito alla benedizione di una statua del Poverello posta a sinistra; a destra della piazza sussiste l’ingresso principale del Campo Santo cittadino.

Il prospetto

La facciata della chiesa è molto semplice, unico elemento decorativo è il portale in pietra lavica di stile barocco, i cui stipiti raffigurano due colonne in stile dorico che sostengono un timpano rettilineo spezzato. Una finestra rettangolare presenta decori in pietra bianca ed è posta sul timpano dando luce all’interno della chiesa. Da sottolineare una epigrafe latina “Sapientia ædificavit sibi domum, ad illuminandos fideles, sedentes in tenebris” la cui data di fondazione risale al 25 marzo 1686. Il portone, in legno di castagno del XX secolo, è finemente scolpito e vi sono rappresentati i simboli della cristianità e della passione di Gesù; esso è opera dello scultore biancavillese Giuseppe Salomone e fu commissionata da frate Alessandro Bartolotta.

 
 
 
 
L’interno

L’interno della chiesa è ad un’unica navata rettangolare che si conclude con l’area presbiterale dove è situato l’altare maggiore in legno scolpito; inoltre è diviso in tre campate ornate da lesene con capitelli di stile ionico, i quali sostengono un cornicione profilato in nero. Entrando, sulla volta d’ingresso si può notare un primo affresco, di anonimo, che richiama la consacrazione della chiesa mentre un secondo vi è raffigurato il re David, sempre di anonimo, che sovrasta il coro pensile. La volta è a vela e presenta stucchi e affreschi; in quella  centrale è possibile ammirare “L’Assunzione della Beata Vergine Maria con la Santissima Trinità” è opera del pittore palermitano Olivio Sozzi del 1759, mentre “L’Apoteosi di San Francesco” e del suo allievo Sebastiano Lo Monaco, in epoca successiva, ed è posto sulla volta del presbiterio. Escludendo l’altare maggiore, la chiesa presenta sei altari in marmo, partendo da sinistra troviamo l’altare dedicato a Sant’Antonio di Padova, dove all’interno di una nicchia è collocata la statua lignea del XX secolo del dottore della Chiesa. A seguire il dipinto de “La Madonna del Carmelo tra i Santi Ludovico vescovo, Agata, Bonaventura e Bernardino da Siena”, olio su tela del 1759, di Olivio Sozzi; a rafforzare la data di realizzazione in basso a destra del dipinto la scritta “Ex devotione Rev.Sac.Bartolomei Castelli anno 1759”. Ultimo altare di sinistra quello del Crocifisso, di fine seicento, che secondo il padre Francesco Rametta del 1723, la cura dell’altare e l’opera d’arte fu commissionata da suor Maria di Gesù Piccione. Peculiarità da sottolineare che rispetto ai Crocifissi presenti nelle chiese in città, il capo del Cristo è rivolto verso il cielo. Ai piedi si trova un quadro della Madonna Addolorata in sostituzione di un antico ovale, trafugato nel gennaio del 1975, più antico del primo settecento. Gli altari di destra, partendo dal presbiterio  quello dedicato all’Immacolata Concezione, simulacro marmoreo posto anch’esso all’interno di una nicchia. L’opera, risalente al XVIII secolo, secondo storici locali è da attribuire ad un artista di Taormina, Paolo Greco, per munificenza delle sorelle Rosa e Remigia Piccione. Stesso scultore che realizzò l’altare maggiore marmoreo, successivamente negli ’60 rimosso e sostituito con base lignea e una croce posta sul sagrato della chiesa nel 1707 con base opera Mercurio Allegra. Purtroppo venne danneggiata durante i bombardamenti del 1943 e infine rimossa durante i lavori di costruzione dell’allora circonvallazione e attuale via Cristoforo Colombo. Secondo altare di destra, quello dedicato al patrono d’Italia, San Francesco d’Assisi all’interno di una nicchia e infine quella lignea di fine XVIII secolo di San Pasquale Baylon, scolpita a Roma di recente restaurata. Con dei gradini si accede al presbiterio posto più in alto rispetto al piano della chiesa, e sull’arcone di accesso in alto si può notare gli anni dei lavori di restauro; il primo nell’anno 1772, quando vennero realizzati le prime decorazioni e gli stucchi. Presenti anche delle finestre, che danno luce all’interno della chiesa. Sulla parte superiore dell’altare maggiore sussiste un monogramma mariano, mentre in legno massiccio con intarsi risalente al XVIII secolo è presente una tela de “La Madonna degli angeli e i Santi Francesco d’Assisi, Antonio di Padova e Chiara d’Assisi”incorniciata da quattro colonne, due per lato, in basso al centro il tabernacolo ligneo. Un tempo come detto, la base dell’altare era in marmo  del 1704, fino al 1969 quando fu sostituito con una base lignea. In epoca recente, nel 2005 dietro questa “macchina scenografica” sono stati scoperti elementi decorativi da attribuire sicuramente a Giuseppe Tamo da Brescia. La Mensa in legno scolpita è opera dello scultore biancavillese, Giuseppe Salomone datata 1977. Sempre nell’area presbiterale sul lato destro vi è il dipinto su tela che raffigura “L’estasi di San Pietro di Alcantara” sullo sfondo la Croce  e il Santo sorretto da angeli, l’opera è di fine seicento. Sul lato sinistro da una piccola porta si accede ai locali della sagrestia, dove al suo interno sopra il lavabo è presente in una nicchia una statua in atteggiamento di fare silenzio e di fronte all’ingresso è posto un armadio ligneo dove al suo interno custodisce parati sacri; esso sostituì un antico armadio ligneo settecentesco trafugato negli anni ’80.

Le attività

Il Convento di Biancavilla attualmente è sede della locale fraternità dell’Ordine Francescano Secolare  (costituito da cristiani che, per una vocazione specifica, mediante una Professione solenne, si impegnano a vivere il Vangelo alla maniera di S. Francesco, nel proprio stato secolare, osservando una Regola specifica approvata dalla Chiesa. L'Ofs è una delle tre componenti fondamentali della grande Famiglia Francescana che è costituita dai tre Ordini costituiti da San Francesco: il Primo Ordine (i frati), il Secondo Ordine (le religiose contemplative) e il Terzo ordine (i secolari e numerose forme di religiosi e religiose impegnati in attività apostoliche - TOR - che si sono formate dal filone principale dei secolari). Diverse sono le attività e le iniziative che vengono svolte di concerto con quanti frequentano il convento, come ad esempio la Via Crucis Vivente. Tra le feste da ricordare durante l’anno liturgico:  le giornate di adorazione Eucaristica nel calendario delle Sacre Quarantore a febbraio, l’accoglienza della statua della Vergine Addolorata nel corso della processione della mattina del Venerdi Santo,  San Pasquale Baylon il 17 maggio preceduto da una novena e la processione Eucaristica con sosta negli altari allestiti nelle vie adiacenti il territorio del convento, la festa delle Stimmate di San Francesco il 17 settembre, la festa liturgica di San Francesco d’Assisi  il 4 ottobre con la preghiera del Transito, svolta il 3 ottobre e  la festa di Sant’Antonio di Padova il 13 giugno, preceduta dalla tradizionale tredicina.

 

INCONTRI SETTIMANALI

LUNEDI                                                                                                                                                                

ore 20:30: Lectio Divina a cura di Fra Antonio Vitanza ofm e fra Benedetto Lipari ofm 

GIOVEDI

dopo la Santa Messa Adorazione Eucaristica

SABATO

ore 16-17 pre-catechismo, catechismo e dopocresima 

ore 17 oratorio

ore 17:30 riunione dell'O.F.S.

DOMENICA

(ogni 15 giorni) dopo la Santa Messa vespertina incontro coppie 

 

 

 

 

 

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