Sacrestia/Arredi Sacri |
La Sacrestia La monumentale sacrestia è ubicata sul lato sinistro del transetto, e si accede attraverso una porta opera, come tutte quelle dei locali interni della chiesa, del concittadino biancavillese falegname Alfio Lanza. Al suo interno è possibile ammirare le tele dei prevosti dell’insigne Collegiata dal 1746 ai nostri giorni. Il soffitto realizzato nel 2010 per volere del prevosto canonico Agrippino Salerno è decorato con stucchi in oro zecchino; mentre nel 1948 fu realizzato il grande armadio in legno di castagno, utilizzato per i paramenti e arredi sacri, opera dei signori Luigi Petralia, falegname, e scolpito da Giuseppe Salomone a spese del prevosto Monsignor Gaetano Messina. Un ulteriore mobile è stato donato nel 25esimo di sacerdozio del prevosto canonico Giosuè Calaciura nel 1964. In seguito, nel 1998, il prevosto canonico Carmelo Maglia, in ricordo del suo 50esimo di giubileo sacerdotale volle arricchire la sacrestia con pregevoli marmi e con lo stemma pontificio posto sul pavimento. A completamento dell’opera dei suoi predecessori, il prevosto Salerno aggiungendo stucchi e dorature ha voluto collocare sul lato destro l’antica fontana della settecentesca sacrestia, alla cui sommità è posto un antico busto di donna, risalente probabilmente ad un monumento funebre di una famiglia esule albanese degli inizi del XVI secolo. Oltre ai ritratti dei prevosti sono presenti ai lati della fontana due tele rispettivamente del Sacratissimo Cuore di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria. Un antico Crocifisso è collocato all’interno di una pala d’altare settecentesca color oro alla cui sommità vi è raffigurato il Padre Eterno. Da sottolineare, infine, la presenza di un’artistica vetrata policroma con lo Spirito Santo sotto forma di colomba. Da sottolineare, infine, la presenza di una tela settecentesca rettangolare, di autore ignoto, dove viene raffigurata l'incoronazione della Beata Vergine Maria Immacolata in gloria con la Santissima Trinità raffigurata in alto e in basso alcune figure umane che rappresntano i popoli dei quattro continenti. Gli arredi Sacri Di notevole rilievo sono l’oreficeria e l’argenteria d’arte sacra raccolti in questi secoli, grazie alle offerte di uomini e donne che con il loro filiare amore verso Dio hanno arricchito il “tesoro della Matrice di Biancavilla”. Reliquiari, evangeliari, ostensori, calici, pissidi, una mazza di bronzo lavorato e argento usato un tempo dal Capitolo della Collegiata, e tanti altri preziosi. Inoltre dal punto di vista di paramenti sacri, da sottolineare le tovaglie d’altare ricamati in oro a sbalzo su seta, piviali, pianete riccamente decorati e tanto altro ancora. |