Tipologia interna |
Tipologia interna L'impianto planimetrico della Basilica è a croce latina con il braccio longitudinale più lungo del trasversale (transetto) disposto a circa due terzi della lunghezza. Sono presenti tre navate suddivise in sette campate, oltre il transetto. La navata maggiore si conclude con l'ampio coro ligneo, largo 7,60 metri e lungo 9,70 metri oltre l'abside. Il transetto, di lunghezza maggiore rispetto la larghezza delle tre navate, ha sul lato sinistro un'ampia apertura che dà accesso alla settecentesca cappella di San Placido. Le campate sono suddivise e demarcate da pilastri e paraste, ovvero semi-pilastro addossato alla parete, spesso avente funzione solo ornamentale con capitello e base. La disposizione, simmetrica e completa, delle finestre si ha nella navata maggiore, dove si trova nella parte sommitale 14 aperture (sette per lato) in corrispondenza ed in asse alle sottostanti campate. La crociera non ha, attualmente, una cupola reale ma una volta conformata ad essa di forma circolare. Lo stile interno ed esterno è in realtà ottocentesco più che barocco, escludendo alcuni altari e la cappella di San Placido, come pure le decorazioni. sono realizzate in rilievo a stucco e dorature, lavorate su commissione tra il 1803 ed il 1909. Nel 1830 furono fatti eseguire dei lavori, sostenute anche da parte del Sindaco di Biancavilla Angelo Biondi nel 1860 e ultimati, nel 1863, dal suo successore Antonino Milone, come si evince da un'iscrizione su marmo posta sul cornicione interno e sotto la grande finestra di centro, a perenne memoria. In seguito, a conclusione della prepositura di Monsignor Giosuè Calaciura, tra il 1986-1988, sotto la direzione dell'architetto Salvatore Pappalardo furono eseguiti ulteriori lavori di restauro interno, rinfrescate le volte, impreziosite con stucchi e dorature in oro zecchino e collocata una lapide marmorea sotto quella esistente. Sul finire degli anni ‘90 il marmo perimetrale della chiesa e delle colonne di color grigio durante la prepositura di Mons. Carmelo Maglia venne sostituito con marmo rosso di Taormina, e collocato nella chiesa “Anime del Purgatorio” alla vigilia del 2000 e la sua successiva riapertura al culto. Nel 2018 sono stati collocati due dipinti in olio su tela tra la finestra con il monogramma “M”, opere dell’artista catanese Pietro Rinaudo. L’autore ha voluto rappresentare angeli che decantano, esaltano e magnificano le virtù della Beata Vergine Maria, definendola “Bella più del sole, bianca più della luna". Una terza lapide infine venne applicata alle precedenti in Basilica Santuario nel 2019, durante la prepositura del canonico Agrippino Salerno, a conclusione di ulteriori lavori di maestranze locali, che fecero riportare alla luce i colori originali settecenteschi e il completamento delle dorature in oro zecchino, risaltando due combinazioni di azzurro, ottenute dalla miscela di lapislazzulo macinato, e parti di rosa “antico”. Infine alcuni parti delle colonne e delle pareti fecero riaffiorare l’antica pietra lavica. Dai quattordici archi, sette per lato, e dalla volta del transetto pendono lampadari di cristallo che furono realizzati in alcune botteghe d'arte nell’isola di Murano a Venezia, la cui spesa fu sostenuta nel 1899 da Biancavillesi residenti in America. Un ulteriore grande lampadario, che pende dalla cupola incompiuta, è stato realizzato nel 1986, sempre a Murano durante la prepositura del Canonico Giosuè Calaciura, e furono collocati anche degli appliques in vetro in sostituzione di bracci in legno realizzati dal maestro scultore del legno Giuseppe Salomone. Negli anni 50 era presente un pulpito per le omelie dei sacerdoti e in tutte le finestre i telai di legno furono sostituiti con quelli in ferro, con una spesa di 700 mila lire. Nelle prime due colonne sono state collocate due acquasantiere in marmo per l'acqua lustrale, per devozione dei coniugi Francesco Pelleriti e Vincenza Risicato. Nelle pareti della Basilica Collegiata Santuario nel corso degli anni sono stati collocati diversi simboli e lapidi marmoree commemorative. Iniziando da sinistra è presente la Croce delle indulgenze; fu un'iniziativa del fondatore dell'Azione Cattolica Giovanni Acquaderni (1839-1922) che volle farla realizzare nella ricorrenza del diciannovesimo centenario della nascita di Gesù Cristo e per festeggiare il Giubileo Pontificio, i 25 anni di papato di Leone XIII. L’Aquila bicipite coronata, in tempera, di inizio secolo XVI, incastonata nel muro in pietra lavica; venne rinvenuta nel 2015 dietro il simulacro ligneo attribuito a San Nicola di Mira (vedi Altare Sacra Famiglia) e poi collocata e separata per essere meglio ammirata. L'aquila a due teste, adottata come stemma imperiale dall'imperatore Costantino I, detto il Grande, fu il simbolo dell'Impero Romano fino all'ultima dinastia degli imperatori bizantini, quella dei Paleologi. La Chiesa ortodossa greca adotta l'aquila bicipite come suo segno identificativo, in richiamo all'eredità dei bizantini. A questa tradizione si ispira anche l'Eparchia greco-cattolica di Piana degli Albanesi (Palermo). Nei secoli, infatti, i re di Serbia, i principi di Montenegro, e l'eroe albanese della resistenza contro i turchi ottomani, Giorgio Castriota "Scanderbeg", adottarono l'aquila bicipite come proprio emblema. Secondo diverse fonti, una testa rappresenta l'Occidente e l'altra l'Oriente, ovvero le due metà dell'Impero bizantino, una in Europa e l'altra in Asia. In senso metaforico, è espressione del Chiesa d'oriente e della Chiesa d'occidente. La presenza del dipinto in questa Basilica testimonia l'origine albanese della comunità di Biancavilla, riconducibile allo stanziamento della comunità greco-albanese alla fine del 1400. Di fronte all’aquila bicipite coronata è stata realizzata una grande lapide commemorativa in marmo che ricorda il titolo di Basilica minore che riporta questa scritta: “QUESTA INSIGNE CHIESA MADRE COLLEGIATA SANTUARIO MARIANO DIOCESANO DI S. MARIA DELL ELEMOSINA MADRE DELLA DIVINA MISIRICORDIA “IN SANCTISSIMAM CHRISTI MATREM” CON BOLLA PAPALE DI S.S. PAOLO VI DEL 14 MARZO 1970 VIENE ELEVATA AL TITOLO E ALLA DIGNITÀ DI BASILICA PONTIFICIA A LODE E GLORIA DI DIO PADRE PER L'EDIFICAZIONE DEL POPOLO BIANCAVILLESE E DEI PELLEGRINI CHE GIUNGONO IN QUESTA “DOMUS MARIE" CENTRO DI FEDE CATTOLICA E SPIRITUALITÀ MARIANA. IL 30 MAGGIO 1970 IL VENERATO DOCUMENTO PONTIFICIO VIENE ANNUNCIATO E PROCLAMATO CON SOLENNI RITI LITURGIC DA S. E. MONS. GUIDO LUIGI BENTIVOGLIO ARCIVESCOVO DI CATANIA ALLA PRESENZA DI BOC MI VESCOVI DI SICILIA, CAPITOLO, CLERO, AUTORITÀ CIVILI E DI UNA MOLTITUDINE DI FEDELI PLAUDENTI FESTANTI”. Posto anche un quadro che raffigura il papa San Paolo VI, colui che elevò a Basilica minore. Dalla medesima colonna iniziano due opere d’arte ovvero la“Via Misericordiae - Con Maria nel cammino della Croce" e le“Litanie Lauretane”. Le 15 stazioni della Via Crucis della passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo sono opera del maestro biancavillese Dino Cunsolo benedette e inaugurate dall’Arcivescovo Metropolita di Catania, Monsignor Salvatore Gristina il 18 dicembre 2016, nel corso del Giubileo della Misericordia. Sono in caolino con parti in legno, foglia oro e pigmenti cobalto. Le Litanie lauretane sono un ciclo pittorico del maestro adranita Vincenzo Valastro e sono state benedette e inaugurate il 20 agosto 2021 da Mons. Antonino La Manna, durante il novenario della festa estiva. Le litanie lauretane (dette anche litanie della Beata Vergine Maria) sono una supplica in forma di litania che nella Chiesa cattolica latina vengono rivolte a Dio e alla Vergine Maria. A sinistra e a destra della Cappella del Santissimo Sacramento sono state collocate la lapide commemorativa in marmo sulla re-incoronazione della Sacra Icona della Madonna dell’Elemosina “LA NOTTE DEL 17 FEBBRAIO 1978 UN FURTO SACRILEGO SOTTRASSE IN QUESTA PONTIFICIA BASILICA INSIEME AD ALTRI PREZIOSI IL MANTELLO CORAZZA IN ARGENTO E LE CORONE D'ORO DEL QUADRO DELLA VERGINE SS. DELL ELEMOSINA. IL POPOLD BIANCAVILLESE CON AMORE ALLA GRAN MADRE DI DIO OFFESO E DOLENTE PER L'INSAND ATTO HA VOLUTO RIDONARE ALLA SUA PROTETTRICE IL MANTO IN ARGENTO E LE CORONE D’ORO. OGGI 28 AGOSTO 1979 NELLA GRANDE PIAZZA DI BIANCAVILLA CON TUTTA SOLENNITÀ LA MADONNA RICEVE L’AMORE E L’OMAGGIO DEI BIANCAVILLESI E VIENE DI NUOVO INCORONATA MADRE E REGINA DI QUESTA CITTÀ.” L’altra lapide commemorativa sulla Dedicazione della Chiesa madre“PRIMA FRA LE CHIESE DI BIANCAVILLA QUESTA CHIESA MADRE VOLUTA QUI DA MARIA EBBE DOPO SECOLI DI ATTESA IL 27 MAGGIO 1957 LA SUA SOLENNE CONSACRAZIONE PER DELEGA DELL'ARCIVESCOVO DI CATANIA MONS. GUIDO LUIGI BENTIVOGLIO DA MONS. FRANCESCO RICCERI VESCOVO TITOLARE DI CELA PRELATO DI S. LUCIA DEL MELA BIANCAVILLESE CHE PRESENTE IL CAPITOLO DELLA COLLEGIATA CON A CAPO IL PREV. GIOSUE CALACIURA NELL’ESULTANZA DEL CLERO E DEL POPOLO LA DEDICÒ ALLA VERGINE SS. DELL’ELEMOSINA MADRE NOSTRA FIDUCIA NOSTRA”. In un cartiglio posto in alto, a ridosso della base della cupola incompiuta, recita la scritta latina “NON EST IN TERRAE SANCTIOR ORBE LOCUS” (Non esiste al mondo luogo più Santo di questo). Continuando il nostro giro tra le navate della Basilica Collegiata Santuario troviamo due lapidi marmoree commemorative a sinistra e destra della Cappella di Maria SS. dell’Elemosina. La prima sull’incoronazione della Sacra Icona“AD PERPETUAM REI MEMORIAM. QUESTA IMMAGINE DELLA MADONNA DELL'ELEMOSINA RESTITUITA ALLA PRIMIGENIA BELLEZZA FU SOLENNEMENTE CORONATA CON DECRETO DEL VEN. CAP. VATICANO IL 3 OTTOBRE 1948 TRA L’ESULTANZA UNANIME DEL POPOLO CHE GRATO PER L'INCOLUMITÀ OTTENUTA NELLE TRAGICHE VICENDE BELLICHE DEL 1943 VOLLE CONSACRARSI UFFICIALMENTE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA”. E una più piccola riporta questa epigrafe “DINANZI A QUESTA VETUSTA E SACRA ICONA INTERROTTAMENTE QUI DA SECOLI VENERATA PREGARONO IN ROMA I PAPI BENEDETTO XVI E FRANCESCO I”. La seconda lapide in latino riporta questa scritta “DEIPARAE SS. MARIAE ELEMOSINAE OB PATRIAM LIBERATAM IGNIBUS AETNAE XXVI MAJI MDCCCLXXIX MUNICIPIUM ET POPULUS” ovvero “ALLA SANTISSIMA MARIA DELL’ELEMOSINA PER AVER LIBERATO IL PAESE DALL'INCENDIO DELL’ETNA IL 26 MAGGIO 1879 IL COMUNE E IL POPOLO”. All’inizio della navata di sinistra incastonato sulla parete è stato svelato e benedetto il 3 settembre 2017, dal canonico Agrippino Salerno, il mattone del Grande Giubileo del 2000 “IL SANTO PADRE FRANCESCO PER IL TRAMITE DI S. EM. IL CARDINALE ANGELO COMASTRI ARCIPRETE DELLA BASILICA PAPALE VATICANA OFFRE ALLA BASILICA COLLEGIATA SANTUARIO DI BIANCAVILLA QUESTO MATTONE IN LATERIZIO GIÀ INCASTONATO NELLA PARETE CHE HA CHIUSO LA PORTA SANTA A CONCLUSIONE DEL GRANDE GIUBILEO DEL 2000 ED ESTRATTO IN OCCASIONE DELLA RIAPERTURA DELLA PORTA PER IL GIUBILEO STRAORDINARIO DELLA MISERICORDIA DEL 2015-2016 A PERENNE MEMORIA DELLA SOLENNE TRASLAZIONE IN VATICANO DELLA SACRA ICONA DELLA B.V.MARIA DELL’ELEMOSINA”. Di fronte è presente un’ulteriore lapide commemorativa del titolo di Santuario mariano “QUESTA VETUSTA CHIESA MADRE PER INSIGNE COLLEGIATA PREPOSITURALE, ERETTA DAL POPOLO BIANCAVILLESE IN ONORE DELLA SUA AMATA PATRONA E PROTETTRICE LA GRAN MADRE DI DIO MARIA SS. DELL'ELEMOSINA META DI PELLEGRINAGGI E LUOGO DI SANTIFICAZIONE DEI FEDELI, CON DECRETO DI S.E. MONS. GUIDO LUIGI BENTIVOGLIO ARCIVESCOVO DI CATANIA VIENE COSTITUITA SANTUARIO MARIANO 11 OTTOBRE 1959 FESTA DELLA DIVINA MATERNITÀ DI MARIA. CAPITOLO E CLERO, MUNICIPALITÀ E POPOLO POSANO A PERENNE RICORDO NELLA LODE ALLA TRINITA SANTISSIMA CHE DA QUESTO SACRO TEMPIO DISPENSA GRAZIE E FAVORI CELESTI PER INTERCESSIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA MADRE DI MISERICORDIA”. Posta sopra la lapide commemorativa anche un quadro raffigurante il papa San Giovanni XXIII. Alla fine della navata di sinistra è presente il tondo in bassorilievo che raffigura il volto della Madonna dell’Elemosina e il prospetto della Basilica, che reca la scritta “Con Maria Madre di Misericordia Misericordiosi come il Padre” in caolino e oro zecchino, opera di Dino Cunsolo, svelato e benedetto il primo gennaio 2016 da Mons. Antonio Suetta, vescovo di Ventimiglia-San Remo. Di fronte la piccola lapide marmorea “VIVA GESÙ VIVA MARIA - RICORDO DELLE SANTE MISSIONI DEI PP.PASSIONISTI NEL 1931”. Concludiamo con le due ultime lapidi a sinistra e a destra del portone centrale. La lapide commemorativa di sinistra riporta questa epigrafe “NELL'ANNO GIUBILARE DELLA MISERICORDIA 2015-2016 - S.S. FRANCESCO - HA VOLUTO L’ICONA BIZANTINA DI MARIA SS. DELL'ELEMOSINA MADRE DELLA MISERICORDIA VENERATA IN QUESTO INSIGNE SANTUARIO DI SICILIA PER ESSERE PRESENTE AGLI EVENTI GIUBILARI ROMANI. LASCIANDO PER LA PRIMA VOLTA QUESTA TERRA ACCOMPAGNATA DALL'ARCIVESCOVO MONS. SALVATORE GRISTINA E DA SEICENTO PELLEGRINI LA VETUSTA E SACRA ICONA NEI GIORNI 3-4-5 SETTEMBRE 2016 VIENE SOLENNEMENTE ESPOSTA NELLA PIAZZA SAN PIETRO IN VATICANO DURANTE LE CELEBRAZIONI LITURGICHE PAPALI CULMINATE CON LA CANONIZZAZIONE DELLA BEATA M. TERESA DI CALCUTTA. NELLA MEDESIMA CIRCOSTANZA L’ICONA PRODIGIOSA DI MARIA SANTISSIMA RICEVE IL TENERO ATTO DI VENERAZIONE DA PARTE DEL PAPA EMERITO S.S. BENEDETTO XVI CUSTODITA NOTTETEMPO NELLA CAPPELLA DEL MONASTERO MATER ECCLESIE ALL'INTERNO DELLE MURA LEONINE. L'8 OTTOBRE 2016 L'ICONA RIVESTITA DELLA PREZIOSA MANTA È NUOVAMENTE PRESENTE A ROMA PER IL GIUBILEO MARIANO. ATTRAVERSO VIA DELLA CONCILIAZIONE VIENE ACCOLTA SUL SAGRATO ALL'INTERNO DELLA BASILICA VATICANA TRA LE IMMAGINI MARIANE PIÙ VENERATE DELLA CATTOLICITÀ. COMB SU QUESTA PIETRA SONO INCISI NELLA MEMORIA DELLA COMUNITA QUESTI STRAORDINARI VENTI CHE SI INCASTONANO COME PIETRE PREZIOSE NELLA SUA PLURISECOLARE STORIA DI FEDE”. La lapide commemorativa di destra riporta questa epigrafe: “LA NOTTE DEL 6 OTTOBRE 2018 UN TERREMOTO SCUOTE LA TERRA E GLI ANIMI DELLE POPOLAZIONI DI QUESTO VERSANTE ETNEO. ILLESE LE PERSONE RIPORTANO DANNI CASE, PUBBLICI EDIFICI E PARTI DI QUESTO MONUMENTALE TEMPIO MARIANO CHE VIENE CHIUSO AL CULTO. DOPO NOVE MESI DI RESTAURI PER LA SOLERZIA DEL PREV. AGRIPPINO SALERNO ALLA PRESENZA DELL'ARCIVESCOVO MONS SALVATORE GRISTINA E DI ALTRE CIVICHE AUTORITÀ SI RIAPRONO LE PORTE DI QUESTA VETUSTA BASILICA PONTIFICIA COLLEGIATA INSIGNE SANTUARIO MARIANO DIOCESANO RICONSEGNANDO AI PELLEGRINI E AL POPOLO BIANCAVILLESE IL SUO MONUMENTO PIÙ CELEBRE CHE RACCHIUDE TUTTA LA SUA STORIA E NE ESPRIME L’ANELITO SPIRITUALE. I FEDELI RICONOSCENTI PER LO SCAMPATO PERICOLO AL SIGNORE DELLA VITA E AI CELESTI PATRONI LA BEATISSIMA SEMPRE VERGINE MARIA MADRE DI DIO DELL’ELEMOSINA CON I GLORIORI MARTIRI ZENONE D’ARABIA E PLACIDO ABATE BENEDETTINO QUESTA LAPIDE PONGONO PERCHÉ QUANTI ENTRANO CON FEDE IN QUESTO EDIFICIO SACRO POSSANO RINNOVARE LA TESTIMONIANZA DELLA MISERICORDIA DI DIO NELLA MEMORIA GRATA DEI SUOI INNUMEREVOLI BENEFICI. 12 GENNAIO 2020”. Vi proponiamo un itinerario sulle tele di particolare pregio storico, artistico e gli Altari presenti nella Basilica Collegiata Santuario, percorrendo inizialmente la navata di destra, passando per il transetto e infine la navata sinistra. Cliccando sulle parti evidenziate potete scoprire ciò che si cela dietro di esse, mentre per gli Altari e le Cappelle vi rimandiamo alle categorie specifiche. Buon viaggio virtuale nelle navate di destra e sinistra. |