 Il 14 marzo 1970, nel 7° anno di pontificato di Paolo VI, avuto il parere favorevole della Sacra Congregazione per il Culto Divino, veniva insignita la chiesa madre di Biancavilla del titolo e della dignità di Basilica minore. Il Prevosto della Collegiata, padre Giosuè Calaciura facendosi portavoce dei Canonici e del Clero locale, l’8 maggio del 1969 scrisse al Santo Padre di poter ottenere il titolo di Basilica minore. Nella missiva spiegava la sua richiesta specificandone i motivi storici, i dettagli sull’edificio Sacro (con le rispettive dimensioni: di metri 61,25 di lunghezza e 18,70 di larghezza e la presenza di una cappella laterale di 10,25 per 9,25). Inoltre si specificava che la chiesa madre è disposta a croce latina e presenta tre navate con sette archi a tutto sesto. Infine il presbiterio semicircolare dove attorno all’altare si dispongono i sacerdoti e i chierici assistenti alla liturgia con la presenza di un coro ligneo. Particolare importanza, prosegue don Calaciura, è il culto nei confronti della Vergine Maria venerata sotto il titolo dell’Elemosina e gli eventi avvenuti nei secoli. Da non trascurare il legame con le origini albanesi, facendo riferimento al V centenario della morte di Giorgio Castriota, detto Scanderbeg, il cui nome figura nello stemma del Comune e nelle parole dello stesso Papa in un discorso del 24 aprile 1968 nel pellegrinaggio degli italo-albanesi a Roma dove lo definì “eroe del nome cristiano”. Allegate anche le lettere di richiesta di avallo dell’Arcivescovo Bentivoglio e dell’allora amministrazione comunale di Biancavilla con a capo il Commissario Regionale Antonino Vella. Nella missiva di quest’ultimo, indirizzata all’Arcivescovo, il dottor Vella, cita la fede dei primi padri che hanno avuto da sempre nel cuore di questa popolazione – infine scriveva il Commissario – il gran tempio dedicato alla Madonna è centro di particolare devozione e meta di pellegrinaggi. Infine ringraziando l’Arcivescovo per il vivo interessamento e per l’accoglimento di questa presente preghiera della città, che oggi rappresento. L’accoglimento della richiesta e il nulla osta della Sacra Congregazione per il Culto Divino accettando di buon grado la richiesta e fregiando il tempio predetto del titolo e della dignità di Basilica minore con congrui diritti e privilegi, stabilendo tale valore ed effetto adesso e per l’avvenire. Il decreto a firma del cancelliere, il cardinale Luigi Traglia in data 14 marzo 1970. La notizia fu accolta con immensa gioia da tutta la comunita’ biancavillese. La solenne Concelebrazione Eucaristica avvenne il 30 maggio alla presenza di vescovi e del clero locale con una processione introitale dall’istituto di Maria Ausiliatrice fino in Basilica. Presenti tra gli altri l’Arcivescovo di Catania, monsignor Guido Luigi Bentivoglio, monsignor Francesco Ricceri, biancavillese e vescovo di Trapani, monsignor Giuseppe Perniciaro di Piana degli Albanesi, monsignor Costantino Trapani di Nicosia e monsignor Salvatore Di Salvo vescovo titolare di Torri di Numidia. Fu applicato in seguito lo stemma pontificio di Paolo VI sul portale della Basilica.
Attualmente nell’Arcidiocesi di Catania sono 5 le basiliche minori: tre nel capoluogo etneo ovvero la Cattedrale di "Sant’Agata", la Collegiata “Santa Maria dell’Elemosina” e "Maria SS. Annunziata" al Carmine; a Pedara quella dedicata a "Santa Caterina Alessandrina" e quella di Biancavilla.
Nel corso della sua storia, la Matrice di Biancavilla ha instaurato un forte legame con la Santa Sede, in comunione con i Papi che si sono succeduti nel corso della storia, dimostrando nei secoli filiale obbedienza al Successore di Cristo. Già a partire della Controriforma, infatti, si ebbe un notevole aumento di clero in Sicilia, durante il papato di Benedetto XIV, mentre la diocesi di Catania era sotto la guida del vescovo, Monsignor Pietro Galletti. La chiesa catanese, si trovava ancora a lenire le ferite del tragico terremoto del 1693 che l’aveva quasi distrutta. Il vescovo Galletti a partire dal 1739 non risiedeva più a Catania ma bensì a Palermo dove vi rimase fino alla morte, ricevendo l’incarico di Inquisitore Generale. L’ordinamento ecclesiale di Biancavilla subì un cambiamento in seguito alla nascita delle comunìe, ovvero collegi di sacerdoti ai quali era affidata la cura delle anime. Successivamente si ebbe la nascita dei Capitoli e il 26 settembre 1746, a seguito del decreto vescovile di Monsignor Galletti e Bolla papale venne eretta nella Chiesa Madre di Biancavilla la Collegiata dei Canonici. Questa trasformazione comportò un culto più fastoso e solenne del tempio, creando anche più potere e prestigio fra i vari componenti del Capitolo dei Canonici. Frattanto nel 1776, su richiesta dei Canonici della Collegiata, si ebbe l’approvazione e l’ottenimento da parte del papa Benedetto XIV, dell’indulgenza plenaria con Rito di prima classe e con ottava nel giorno della festa liturgica in chiesa a San Zenone, primo Patrono della città.
A Biancavilla il 20 agosto 1920 l’Arcivescovo di Catania, il Cardinale Giuseppe Francica Nava eresse la parrocchia “Santa Maria dell’Elemosina” e avuto il parere favorevole da parte della Santa Sede con bolla papale di Pio XI nel 1924 confermava l’incarico e il possesso canonico al prevosto pro-tempore, il Canonico Vito Piccione.
Dopo la seconda guerra mondiale, il popolo di Biancavilla riconoscente alla sua protettrice “Santa Maria dell’Elemosina”, il Prevosto Monsignor Gaetano Messina, raccogliendo le preghiere dei suoi fedeli si fece portavoce con il Capitolo Vaticano, facendo richiesta di poter incoronare la Sacra Icona di Maria. Nel 1948 il Capitolo Vaticano accettò di buon grado la richiesta stabilendo la data del 3 ottobre per il solenne Rito di incoronazionealle 16 sul sagrato della chiesa. Era Sommo Pontefice papa Pio XII; cinque furono i vescovi provenienti dalle diocesi della Sicilia, numerosi sacerdoti e 100 chierici del Seminario di Catania, nonché autorità civili, militari e numerosi fedeli accorsi anche dai paesi vicini. Dopo la lettura del decreto Vaticano, lo scampanio dei sacri bronzi, i fuochi d'artificio, l'Arcivescovo di Catania, Monsignor Carmelo Patanè benedisse la corona d'oro e la pose sul capo della Vergine nell'esultanza dei fedeli. La Sacra Icona fu portata in processione per le vie del centro storico, mentre una lapide marmorea posta a destra dell’Altare maggiore riporta i fatti a memoria della moderna generazione.
Il 14 marzo 1970, nel 7° anno di pontificato del Servo di Dio, papa Paolo VI, avuto il parere favorevole della Sacra Congregazione per il Culto Divino, veniva insignita la chiesa Madre di Biancavilla del titolo e della dignità di Basilica minore.
Il 31 luglio 1981 la Sagra Congregazione del Culto Divino, a firma del’allora segretario Sua Eminenza il Cardinale Virgilio Noè, stabilì con un decreto la festa liturgica di Santa Maria dell’Elemosina in seguito alla richiesta da parte dell’Arcivescovo di Catania, Monsignor Domenico Picchinenna, per una particolare Messa ed Ufficiatura stabilendo la festa liturgica il 10 ottobre di ogni anno nelle chiese Collegiata di Catania e di Biancavilla. Nel terzo anno di Pontificato del Beato Giovanni Paolo II, il 30 novembre 1980 il Papa promulgava la “Dives in misericordia sulla misericordia divina”. Nell’Enciclica il Sommo Pontefice affermava che: "Maria è colei che conosce più a fondo il mistero della misericordia divina. Ne sa il prezzo, e sa quanto esso sia grande. In questo senso viene chiamata anche Madre della Misericordia; titolo in cui c'è un profondo significato teologico, perché esprime la particolare preparazione della sua anima, di tutta la sua personalità, nel saper vedere, attraverso i complessi avvenimenti di Israele prima, e di ogni uomo e dell'umanità intera poi, quella misericordia di cui «di generazione in generazione» si diviene partecipi secondo l'eterno disegno della SS. Trinità”.
Nel 2007 Papa Benedetto XVI ha indetto un Giubileo Mariano dal 26 Agosto 2007 al 10 Ottobre 2008 con la possibilità ai fedeli di poter lucrare l’indulgenza plenaria a coloro che hanno partecipato alle varie celebrazioni legate al culto della Madonna, secondo precise disposizioni in ricordo dell'incoronazione della Madonna della Sacra Icona di Santa Maria dell'Elemosina.
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