Il Santuario |
Era il settembre del 1959, durante il pontificato di Giovanni XXIII, a Catania l'allora Arcivescovo Monsignor Guido Luigi Bentivoglio aveva concluso il XVI Congresso Eucaristico che aveva visto impegnati ben 200 predicatori e numerosi vescovi. Scopo dell'iniziativa, promuovere la vita cristiana attraverso l'adorazione del Santissimo Sacramento e la devozione mariana. Negli stessi giorni fu portata in elicottero una statua della Madonna di Fatima, mentre Catania e tutta l'Arcidiocesi esplose con fervore ed entusiasmo per l'evento. Anche la comunità ecclesiale di Biancavilla, con a capo il prevosto della Collegiata, don Giosuè Calaciura, in quest'anno di grazia, chiese all'Arcivescovo Bentivoglio di elevare la chiesa Madre “Santa Maria dell’Elemosina” di Biancavilla alla dignità di Santuario Mariano, poichè avendone i requisiti stabiliti. Secondo il canone numero 1230 del codice di diritto canonico, infatti, si definisce Santuario, e in questo caso mariano, una chiesa o luogo Sacro dove i fedeli per peculiare motivo di pietà, si recano numerosi in pellegrinaggio con l'approvazione dell'ordinario del luogo, ovvero da parte dell'autorità ecclesiastica di Catania che riconobbe la grande devozione nei secoli del popolo nei confronti della Madonna. Nel giorno della festa della Maternità della Beata Maria Vergine, l'11 ottobre 1959, con approvazione ecclesiastica, fu eretta a Santuario Mariano Diocesano la chiesa Madre di Biancavilla.
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